Natale: Festa di gioia o stress?

   

Recenti studi condotti anche dalla psicologia Funzionale hanno ci hanno fatto comprendere che il classico “mal di testa della domenica” è dovuto non tanto alla mancanza del solito caffè mattutino (come alcune ricerche avevano prima sostenuto) ma ad un cambiamento di vita che interviene dopo una intera settimana: nei ritmi, nelle ore di sonno, nella colazione mattutina, nelle attività della giornata. Psichico e somatico sono strettamente intrecciati: il corpo e la mente reagiscono insieme a questo cambiamento. Ecco che allora, dopo una settimana di lavoro, di abitudini precise (e perché no, anche di caffè mattutino), l’interruzione festiva abbastanza brusca può generare squilibri e sofferenze.

Perché parliamo del “mal di testa della domenica”? Perché stiamo per arrivare ad un altro periodo classico e importante di cambiamenti intensi: il Natale.

Cosa dire delle vacanze di Natale?

Possono senz’altro essere una occasione splendida e importante: per ritrovare il gusto delle cose piacevoli, delle cose belle, di emozioni calde, di vicinanza con le persone care. Il cambiamento nella routine di vita è estremamente piacevole ed utile.

Ma attenzione! Le vacanze di Natale possono rappresentare un cambiamento troppo brusco e una ulteriore causa di stress invece che di riposo e di serenità.

Cosa può accadere? E che possiamo fare, invece, per goderci in pieno lo spirito di Natale e le vacanze di Natale? 

 I viaggi

Tutti abbiamo l’esperienza della folla molto intensa in periodo di vacanza: e naturalmente tutto questo succede anche a Natale. Le località classiche sono le più affollate e rischiamo di fare file e attese che ci innervosiscono. Cosa fare per non restare intossicati?

La Psicologia Funzionale ci viene in aiuto, suggerendoci di non dimenticare alcuni  Funzionamenti che sono fondamentali in questo caso: Progettare bene il tutto in tutti i passi necessari; Progettare è piacevole ed è anche estremamente utile per non avere brutte sorprese Altro Funzionamento importante è quello della Calma: ed esistono vere e proprie Tecniche (o Esercizi se li vogliamo chiamare così) che possono aiutare la nostra Calma nei momenti difficili, quali, ad esempio, la Respirazione diaframmatica spontanea profonda.

 I regali

Regalare qualcosa agli altri dovrebbe essere un piacere. Anche i bambini, sin da piccoli danno e offrono qualcosa ai grandi con gioia. Fare regali per forza, invece, può diventare un tour de force che finisce per essere sgradevole e anche dannoso.

Come fare? Un consiglio utile è quello di pensare alla persona a cui vogliamo fare un regalo, richiamandola alla nostra immaginazione, come se l’avessimo davanti. La guardiamo, e alla fine ci accorgiamo che c’è qualcosa che potrebbe andare “d’accordo” con la figura che stiamo guardando (sia un capo di vestiario, un ornamento, uno strumento di lavoro. Non c’è bisogno di sforzarci: le immagini ci aiutano, Percepire veramente l’altro ci aiuta. Ma un altro segreto è quello di regalare qualcosa che piace veramente a noi: mettere il proprio gusto senza essere eccessivamente preoccupati di non fare una cosa gradita o preoccupati di indovinare esattamente cosa vuole l’altra persona. E’ il proprio gusto che rende prezioso il regalo per l’altro! Il Neo-funzionalismo ci suggerisce, quindi, di usare il Funzionamento del Piacere per poter fare dei regali una cerimonia non formale e non stressante.

Il cibo

E’ ovvio che nelle vacanze natalizie ci sia un potersi godere anche il gusto del cibo, di cose particolari, di dolci. Non ha senso resistere alle tentazioni. La Psicologia Funzionale ci dice che le trasgressioni sono molto utili per non farsi appiattire la vita da regole troppo ferree e da un Controllo troppo ossessivo e rigido. Concediamoci il piacere di trasgredire un po’, per riprendere un andamento che ci possa poi far ritornare ad un controllo normale dopo le feste. Solo che dobbiamo Progettarcela la trasgressione! Dobbiamo sapercela Immaginare e godere nei minimi particolari. E non farcela cadere addosso come se fossimo veramente in balia di tutto quello che capita. Dobbiamo non perdere la nostra Consistenza interna, altrimenti potremmo essere travolti: e poi resteremmo molto male di essere crollati, con sensi di colpa e abbassamento della nostra autostima.

La Psicologia Funzionale (o Neofunzionalismo)

Come abbiamo visto, la Psicologia Funzionale (Elaborata a partire dagli inizi degli anni ’80) permette di trovare delle modalità (concrete ma anche molto dettagliate e precise) per potere superare momenti delicati, che da belli e preziosi si potrebbero trasformare in situazioni difficili, faticose e stressanti. E questo potendo spaziare lo sguardo a 360° sui Funzionamenti caratteristici dell’essere umano. Sono proprio questi Funzionamenti di fondo che possono aiutarci a guidare la nostra vita verso una condizione di vera e piena realizzazione!

La Psicologia Funzionale ha applicazioni estremamente innovative nella cura, nella terapia, proprio perché interviene su alcuni di questi Funzionamenti di fondo che possono essersi alterati nel corso della vita. E I Funzionamenti di fondo sono quelli che producono, poi, comportamenti, emozioni, gesti, atteggiamenti: che nelle varie situazioni di vita possono essere efficaci, adatti, realmente utili, oppure portarci a condizioni di disagio e di sofferenza se i Funzionamenti che li producono si sono alterati o inceppati durante gli anni.

Ma la Psicologia Funzionale può fornire  anche indicazioni molto utili per la Prevenzione, come una guida saggia che ci può accompagnare nella vita. Solo che non è una guida di un “guru”, di un personaggio, o di qualcosa di non pienamente comprensibile; ma è una guida poggiata su basi scientifiche solide, che ci vengono sia dalla ricerca condotta nell’ambito stesso del Neo-funzionalismo, sia dalla ricerca delle altre discipline scientifiche che si occupano dell’essere umano: scoperte sempre più interessanti e avanzate nelle neuroscienze, nell’infant research, nello studio pre-natale, nella neuroendocrinologia, nella psicofisiologia e nello studio del senso-motorio.

Oggi potremmo allora, e finalmente, affrontare momenti di vita importanti nella pienezza delle nostre potenzialità, senza cadere nei risvolti negativi che questi momenti possono nascondere.

 

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