
Convegno Trieste Neofunzionalismo
Il Convegno Nazionale della Società Italiana di Psicoterapia Funzionale (S.I.F.), svoltosi sabato 24 maggio 2025 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, ha rappresentato un’importante occasione di incontro e confronto per studiosi, terapeuti, educatori e operatori sociali impegnati nella promozione della salute con la partecipazione di altre 200 persone.
Il tema scelto, “Neofunzionalismo, Neuroscienze e Interventi per la Salute nella Comunità”, ha guidato le riflessioni e i dibattiti della giornata, proponendo una visione integrata e scientificamente fondata dei più avanzati approcci alla cura e alla prevenzione del disagio psichico.
Il convegno si è aperto con il saluto della dott.ssa Pascoli, presidente dell’Ordine degli Psicologi del Friuli-Venezia Giulia. A seguire, è arrivato l’intervento di Paolo Bernardis, direttore della scuola di specializzazione in neuropsicologia dell’Università di Trieste, che ha illustrato il rapporto tra ricordi autobiografici e attivazione aree visive, evidenziando come queste ultime siano fondamentali nella vividezza dei ricordi, nel sentirsi dentro i ricordi.
Successivamente, Luciano Rispoli, fondatore e presidente onorario della S.I.F., ha affrontato il tema della complessità nello sviluppo umano, in particolare nei molteplici fattori di interferenza che producono alterazioni che limitano una crescita sana, armonica e integrata. A seguito di un’analisi approfondita delle più importanti scoperte in campo neuroscientifico, Rispoli ha messo in evidenza come la Psicoterapia Funzionale possa intervenire su questa complessità, affrontando la sfida dell’intensificarsi di patologie e psicopatologie in età sempre più precoce sia nella cura che nella prevenzione, potendo agire efficacemente su molteplici livelli del funzionamento dell’essere umano.
Gabriele Conti, medico neonatologo, presidente della fondazione Burlo Garofalo, ha poi offerto una riflessione interessante sull’importanza del contatto precoce con i bambini nati pretermine. L’intervento ha mostrato come il tocco e la presenza affettiva sin dai primissimi momenti della vita possano costituire un aiuto valido per lo sviluppo dei piccoli.
Un contributo particolarmente ricco di implicazioni cliniche è stato quello di Giuseppe Maniaci, che ha esplorato le possibili integrazioni tra neuroscienze e psicoterapia, delineando importanza e prospettive per la ricerca futura. Ricercatore presso il Dipartimento di Biomedi

𝐃𝐨𝐭𝐭. 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐌𝐚𝐧𝐢𝐚𝐜𝐢
cina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università degli Studi di Palermo, Maniaci ha portato il risultato positivo di ricerche effettuate con l’utilizzo di metodologie della psicoterapia Funzionale; e ha posto l’accento sulla necessità di un dialogo sempre più stretto tra ricerca scientifiche e pratica terapeutica, al fine di sviluppare interventi sempre più mirati, efficaci e scientificamente fondati.
Nel corso della seconda parte del convegno, l’attenzione si è spostata sui contesti educativi e sociali. La dott.ssa Brumat¸ psicoterapeuta presso la Struttura Semplice Salute Mentale Giovani dell’azienda sanitaria universitaria giuliana, ha affrontato il tema del disagio giovanile, analizzando la complessità delle risposte dei servizi sociosanitari e le nuove sfide poste da un mondo in rapida trasformazione.
Il responsabile dei Servizi educativi di un’importante cooperativa sociale operante a Trieste (Lybra ONLUS), Luca Saviano ha poi proposto una lettura dei sistemi familiari disfunzionali, sottolineando come un approccio educativo possa contribuire alla ristrutturazione delle dinamiche familiari e alla promozione di relazioni più sane. Il lavoro educativo con le famiglie multiproblematiche richiede una grande capacità di ascolto e di intervento flessibile in base al contesto.
Ester Scaravelli, socia S.I.F. e docente S.E.F., ha portato l’attenzione sull’intervento Funzionale nei contesti sociali quali quelli descritti dai colleghi in precedenza. Ha raccontato esperienze concrete di sostegno in situazioni di vulnerabilità. La sua relazione ha mostrato come il modello Funzionale possa adattarsi a diversi contesti ed essere anche una cornice valida per la supervisione agli operatori.
Di particolare rilevanza anche l’intervento della dott.ssa Paola Materassi che ha parlato dello sviluppo della mente infantile all’interno di un mondo sociale. Attraverso riferimenti alle più recenti ricerche sul neurosviluppo e con filmati relativi alla vita intrauterina, la pediatra ha illustrato progetti portati avanti per sostenere lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bimbo fin dai primi mille giorni di vita.

𝐃𝐨𝐭𝐭.𝐬𝐬𝐚 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐚 𝐒𝐜𝐚𝐫𝐩𝐢𝐧 𝐃𝐨𝐭𝐭.𝐬𝐬𝐚 𝐋𝐢𝐬𝐚 𝐏𝐨𝐥𝐞𝐧𝐜𝐢𝐜
Paola Scarpin e Lisa Polencic hanno presentato un’esperienza concreta di lavoro nel nido d’infanzia “Il nuovo guscio” di Trieste, ponendo l’accento sull’importanza di prendersi cura delle relazioni tra bambini, genitori ed educatori. Il loro intervento ha mostrato come uno sguardo sensibile e consapevole, supportato da momenti di supervisione degli educatori attraverso la lente della Psicologia Funzionale, vada a promuovere un ambiente educativo più sano e armonioso.

𝐃𝐨𝐭𝐭.𝐬𝐬𝐚 𝐄𝐯𝐚 𝐏𝐬𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐃𝐨𝐭𝐭. 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐈𝐚𝐜𝐨𝐧𝐨
A concludere il convegno è stata la relazione di Marco Iacono, direttore del Centro di Psicologia Funzionale Integrata (istituto S.I.F. di Trieste) che ha proposto una riflessione sulla necessità di dare più efficacia non solo alla cura ma anche e soprattutto alla prevenzione, ampliando lo sguardo alla salute dell’intera comunità in quanto organismo con i suoi propri Funzionamenti. Iacono ha sottolineato come sia fondamentale intervenire non solo sui singoli individui ma anche sui contesti in cui vivono, promuovendo una cultura del benessere diffusa e condivisa.
Nel complesso, il convegno ha offerto un quadro articolato e stimolante degli sviluppi più recenti del Neofunzionalismo e delle sue applicazioni nei diversi ambiti della vita sociale. La prospettiva proposta si è rivelata capace di coniugare approfondimento scientifico e sensibilità clinica, teoria e pratica, ricerca e intervento.
L’integrazione con le neuroscienze apre nuove possibilità di comprensione dei meccanismi alla base del funzionamento umano, mentre l’attenzione ai contesti educativi e comunitari ha permesso di declinare le proposte terapeutiche in una prospettiva più ampia e partecipativa. Il Neofunzionalismo, come emerso dai diversi interventi, si configura oggi come un paradigma capace di affrontare la complessità del disagio contemporaneo, offrendo strumenti concreti per promuovere la salute e il benessere nei diversi ambiti della vita.
L’evento di Trieste ha dimostrato ancora una volta l’importanza dell’approfondimento scientifico e operativo su temi centrali per la salute in un aggiornamento continuo, nonché la necessità di cooperazione tra professionisti, al fine sviluppare una vera prevenzione primaria e una cura efficace a più livelli.
Evento organizzato in collaborazione con
CFI Centro di Psicologia e Psicoterapia Funzionale di Trieste
SEF Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale
Evento con il Patrocinio , Regione Autonoma del FVG, Comune di Trieste, Evento c on il Patrocinio dell’Università di Trieste, FIAP, AIPC, Ordine degli Psicologi FVG, Fondazione Burlo Garofalo
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