Luciano Rispoli: Disturbi da attacchi di panico

Luciano Rispoli: Disturbi da attacchi di panico

A cura di Luciano Rispoli

luciano rispoli psicologia

 

 

 

 

 

 

Disturbo da Attacchi di Panico

Il D.A.P. (Disturbo da Attacchi di panico) è un disturbo che appare sempre più frequentemente, soprattutto tra i più giovani.
Per il Neofunzionalismo il nucleo centrale della sindrome del DAP è l’esplosione di una paura che nasce dal riemergere di sensazioni per molto tempo anestetizzate e bloccate che vengono perciò percepite come qualcosa di spaventoso che può addirittura portare alla morte della persona.

Funzioni alterate del DAP sui diversi piani Funzionali.
• Piano Cognitivo
La Struttura del tempo è caratterizzata da un dilatarsi del presente, visto in modo esagerato dal soggetto, con la sensazione che il momento di crisi non finirà mai. Inoltre è presente la perdita di profondità del passato: la distanza temporale che è esistita tra una crisi e l’altra si annulla e il tempo si congela spaventando ancora di più la persona.
Le Fantasie diventano quasi del tutto spaventose, collegate alla paura di potersi ancora sentire male.
I Ricordi, sollecitati e iperstimolati da un’attenzione ormai cronicizzata in uno stato di allerta continuativo e non giustificato dalle reali circostanze, si alterano provocando dimenticanze e vuoti di memoria.
Il Controllo e la Concentrazione perdendo la possibilità di adeguarsi alle situazioni che si presentano, causando difficoltà lavorative e nella normale organizzazione della quotidianità.
La Capacità logica nei momenti di crisi è completamente disattivata e scollegata dalle altre Funzioni del Sé, persiste una incapacità a valutare in modo logico e razionale sia gli eventi esterni sia quello che sta accadendo all’interno del proprio organismo.
Il Sogno si altera e finisce per indicare solo situazioni di pericolo indirette o situazioni in cui lui è solo un osservatore passivo.
Il Simbolico (ovvero l’insieme dei valori che la persona attribuisce agli eventi importanti della vita) finisce per rappresentare un’immagine di sé svalorizzata, a dispetto di quanto precedentemente la persona sentisse di sé stessa.
La Progettualità è molto ridotta perché il dilagare della paura e delle preoccupazioni non lasciano spazio alla possibilità della persona di pensare, organizzare e realizzare progetti nuovi, che non siano quelli di poter guarire dalla sua “malattia”… 

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